Alexander
Kiriyatskiy
Poesia in
italiano
Splendenti per
i tetri secoli-stanze: Mistìrion ksènos orò ke paràdzoson Guardai
il mistero diverso imperscrutabile. In Roma allora
gli ordini morti son. Brillò
Don Aràtor dal verbo del sacro spiegabile. Perché
criticò ieri la chiara Cronica storica "De actibus Apostolorum", che è il fiore di lui? E leggeva "Degli Apostoli" sulla retorica
Il Barbaro Lupo
che n'era l'ascoltatore, costui. L'allievo
d'Ennodio tendeva, nel cuore, Virgilio, A Costantinopoli
l'ambasciatore cattolico Stendeva la Bibbia
per la santità sull'idillio; L'immagine accecherà
dall'essere apostolico. Ai pazzi tramonti?
O alle leggende eroiche Lucrezio Caro,
sarai l'eresia del genio? Le Muse divennero
le secche mummie diaboliche, Così suscita
il racconto del Santo Regno. Le stelle poetiche,
smorte già senza Orazio, Le coppie di
Costantinopoli dal desiderio Vi fanno condurre
le navi su - dallo stazio Del male
perché esse placano dai canti veri o Dai simboli dell'Universo
Supremo cantabile. La busca alterna
i tempi del sogno specifico, La nuova speranza,
ovunque, sarà penetrabile, Il cibo del folle
o dell' intelletto magnifico. La Russia
selvaggia verrà alla stessa tragedia, Tradita il lume
dei suoi poeti, dimentica Le eredità
bizantine con la Regia Media E la
comprensione dell'antichità autentica. Carrozze del
Santo Dionigi, chiudete lo spazio, Il vario appello
di Nonno d' Egitto vi copia Il carcere della
bruttura fiabesca, palazzo Tesoro dei poveri
e conoscenza doppia. Se l'oscurità
e la luce - al Globo l'arte son, Ognuno all'uomo
è la
perfezione probabile, Nel settimo secolo
quando la vita era il suon Cantò
da Maiuma Cosma a noi incommensurabile: Splendenti negli
scuri secoli-stanze, Mistìrion ksènos orò ke paràdzoson Guardai
il mistero diverso imperscrutabile.
O Fiume grigio fra le dimenticanze in
russo