Alexander KIRIYATSKIY
per il
conseguimento del titolo di
Dottore in
filosofia (PH. D.),
presentata
pubblicamente
da ALEXANDER KIRIYATSKIY
Direttore di tesi:
Motivazione di
tesi
La
nuova concezione del Rinascimento nel
libro "Individuo e cosmo" di Ernst Cassirer e quattro categorie filosofiche
Base
Quello che motiva la mia
tesi presentata alla mia ammissione allUniversità sintegra nella
struttura di un esame dei dettagli. Esso illustra le concezioni del libro
Individuo e cosmo dErnst Cassirer.
La nostra tesi illustra che il Rinascimento ha formulato la radice della sua
filosofia. Il contesto storico è stato analizzato sulla base della
gnoseologia nel programma della Laurea Specialistica allUniversità
degli Studi di Trento. La tesi analizza 4 capitoli del libro di Cassirer Nicolò Cusano,
Nicolò Cusano e lItalia,
Libertà e necessità nella filosofia del Rinascimento, La
problematica soggetto - oggetto nella filosofia del Rinascimento. Questi
capitoli presentano l'origine di quattro nuove categorie filosofiche. La tesi
espone che la forma del pensiero implica la logica, la realtà creativa,
il mito e la lingua. Esse si basano sui trattati Dotta Ignoranza, Delle congetture
e Del pensiero di Nicolò Cusano. Nuovamente,
Ernst Cassirer ha accettato
queste categorie ed ha mostrato la conseguenza della loro nuova concezione. La
cause di comporre questa tesi è l'eredità medioevale che trova la
nuova espressione al inizio del Rinascimento. Il Medioevo e la nuova epoca si
riflettono nelle quattro categorie di Cassirer
particolarmente. Molte argomentazioni espongono la coincidenza dei concetti
opposti e la loro realizzazione in tutte le sfere del mito, della logica, della
lingua e della realtà. Quest'ultima cessa di essere effettiva e si
appropria della possibilità umana di creare. La nostra tesi analizza le
formazioni delle concezioni dell'individuo, perché la loro motivazione
si appoggia alla base filosofica di Cassirer. La
stessa vita dà gli strumenti a queste categorie. Sono lanima, lo spirito, la conoscenza e
il potere. Esse contribuiscono a precisare lo sviluppo della filosofia
medioevale.
2) Tematica.
Esiste la coincidenza delle opposizioni assolute in tutte le sfere
nel Rinascimento. Categorie
(mito, lingua, realtà creativa e logica) collegate attraverso la forma
dell'individuo. Individuo nella storia formale. Frontiere delle epoche.
Relazioni tra certi individui e certi riconoscimenti dei nuovi strumenti (anima, spirito, conoscenze e
potenza).
3) Categorie
Le
concezioni del tempo e dell'individuo rappresentano una coincidenza degli
opposti e una confermazione della nostra realtà. Quest'ultimo si
appropria della possibilità di creare. L'uomo inizia ad aver il suo
io. Lo sviluppo forma gli insegnamenti dei filosofi del Rinascimento e
permette di riconoscere lo spazio e il tempo. Il loro motore concepisce la
radice della filosofia scientifica di Cassirer.
Cè la relazione fra l'indeterminatezza
(modello) empirica e infinito (immagini). Essa conduce verso l'esclusione
reciproca e verso la loro unione e la loro inseparabilità. Questa legge
filosofica fa coincidere i problemi di fede, di lingua, di realtà
effettiva ed di logica, mentre
la nuova forma espressiva li collega. Le problematiche delle categorie, degli
oggetti, dei soggetti e della loro circolarità consistono nella
comprensione bipolare dell'unità delle contraddizioni. Il nostro compito
è la verifica del rapporto tra le
ipotesi diverse da Nicolò Cusano e la loro
evoluzione fra i discepoli. Le supposizioni effettive si paragonano. È
il motivo per cui, in Cassirer coincide la
trascendenza e la partecipazione. Ambedue implicano la diversità
eterna tra l'idea e l'apparenza, tra l'astrologia e la dignità umana,
ecc. Questi fatti producono la diversità tra la scienza e la credenza.
Inoltre, tutti due dipendono dal tempo. Molte teorie gnoseologiche rivelano la
nuova concezione umana. Esse motivano a dirigersi verso il kantismo
per definire il neo-kantismo di Cassirer.
Le loro nuove impressioni erano inesistenti al medioevo. Questo lavoro li sistematizza ed
analizza, mediante le approvazioni storiche, la validità delle categorie
filosofiche di Cassirer. "L'individuo e cosmo spiega che la concretizzazione delle ricerche
teologiche contraddice i dogmi classici del Medioevo. Questa opposizione
proibisce il loro riconoscimento. La gerarchia
universale di Aristotele e la
comunione della Provvidenza e del Destino di Boezio
non potevano soddisfare il Rinascimento. La nuova realtà costringeva i
soggetti (come Nicolò Cusano) a dubitare della
costruzione geocentrica del mondo in quanto oggetto, poiché queste
circolarità dogmatiche cessavano di essere accettate. Cassirer dà la sua nuova spiegazione di questo
processo. Il suo trattato Individuo e cosmo motiva la scrittura della nostra
tesi. Le stesse tendenze filosofiche hanno separato la scienza umana e la
spiegazione teologica. Giannozzo Manetti ha difeso la
teologia opposta all'innovazione. Con quale umanizzazione, si orienta la
filosofia del Rinascimento e proporziona la radice filosofica di Cassirer. La nostra tesi studia la ragione, per la quale,
la volontà umana non si limita a una fine singolare. La conoscenza umana
non può mai riempire la sua promessa. La sapienza difende il discorso
della dignità dell'uomo dice Pico della
Mirandola. Cessa di idealizzare gli oggetti celesti e le ingegnerie
dell'antichità. La motivazione della nostra ricerca espone la
nuova verità elevata sull'eredità medioevale. La sua nuova
efficacia attacca la logica conducendo alla realtà. Quella tenta di
avvicinarsi a Dio (mito) tramite
lanima. Il nuovo uomo concepisce la logica
per la conoscenza, conosce la realtà
attraverso lo spirito ed arricchisce la lingua
tramite il suo potere. Quest'ultima diventerà, 500 anni dopo, la lingua
filosofica di Cassirer. Le categorie lo ricondurranno
alla stessa motivazione di spiegare l'origine delle stesse categorie per giustificare
la filosofia di Cassirer. Questa verità
è accettata attraverso la concretizzazione di tutto e attraverso la
conoscenza concreta della natura.
Nel
Medioevo, tutte le nozioni teologiche e naturali erano soltanto scolastiche e
astratte. I concetti opposti generano le nostre categorie.
Come lesempio della
nostra analisi del Medioevo, diamo la resoluzione
della motivazione N10 sotto il titolo La nuova concezione che si oppone alla
scolastica. Il nostro studio della problematica delle categorie di Cassirer (A)
è il conoscere Dio (mito)
attraverso la Bibbia senza nessuna logica esprime il mito e sullespressione di
questa conoscenza attraverso la lingua
statica (espressioni classiche per tutti i tempi), mentre l'uomo dipendeva
completamente dalla realtà,
non possedeva la sua efficacia ed
affermava che l'efficacia umana conduce soltanto al diavolo. Le tre categorie medioevali respingevano
il riconoscimento della realtà
creativa. L'inizio del Medioevo respinge la logica, poiché il mito
biblico la sostituisce. In questo senso,
il mito e l'arte (frutto dellanima),
la lingua e la scienza (potere umano),
costruiscono ed rendono lessere: non sono semplici copie di una realtà
già data, ma ci sono le linee direttive del movimento dello spirito, del
processo ideale con il quale la realtà si costituisce per noi come
unità e pluralità - come una diversità di configurazioni
che, recentemente, sono unificate dall'attività. (Ernst CASSIRER La filosofia delle forme simboliche, Volume
I, Intro. Cap. IV Pagina 39). La stessa direzione ci
riconduce verso il senso (A) delle categorie, mentre Cassirer
sottolinea che l'uomo medioevale non ha riconosciuto la sua efficacia e la sua logica elementare. L'abisso tra i loro
rifiuti implica laparizione di un collegamento
divino. L'ordine gerarchico dellessere lascia lo spazio intermedio tra due
mondi opposti. Così, il neoplatonismo rivela tappa per tappa lessere
divino a questo mondo ma anche la materializzazione agli ideali. Il mito (Dio interpretato) è
opposto alla lingua (spiegazione).
Per giungere successivamente alla perfezione, Cassirer
trasforma lo spazio intermedio tra due mondi nella realtà incognita e pericolosa. 900 anni più tardi, il
Rinascimento inizia ad introdurre la logica
nella stessa realtà
riconosciuta. La logica viene annichilita dalla negazione di Dionigi l'Areopagita. Solo il Rinascimento ha fatto coincidere le
stesse categorie attraverso la forma dell'intuizione.
- B) Il nostro studio della problematica degli oggetti (B) presuppone
l'origine della Scuola scolastica ai confini tra l'Antichità e la sua
evoluzione medioevale, secondo l' Individuo e cosmo. La scolastica ha
assimilato l'eredità dei rifiuti di Dionigi lAreopagita,
filosofo bizantino del VI secolo ed ha realizzato il suo scopo. I filosofi del
Medioevo classico, come Giovanni Scoto Eriugena, Alberto Magno e Tommaso d'Aquino,
hanno interpretato nuovamente la gerarchia celeste ed ecclesiastica di Dionigi
l'Areopagita. Prima del Rinascimento, la loro
scolastica era idealizzata e respingeva lo sviluppo del pensiero filosofico. LIndividuo
e cosmo assimila la logica e
la trascendenza, mentre una di queste sfere opposte rifiuta l'esistenza
dell'altra. Le idee di Nicolò Cusano non hanno
attraversato il limite medioevale degli insegnamenti tradizionali. Inoltre,
hanno dato loro una nuova forma descritta in anticipo.
- C) Il nostro studio della problematica dei soggetti (C) è
Nicolò Cusano che dà l'altra direzione
alla gerarchia celeste e ecclesiastiche di Dionigi l'Areopagita.
Egli sviluppa la tautologia fino alla sua visione rinnovata dell'Universo.
Interpreta nuovamente i concetti di Eckant e di Pseudo-Dionigi. Nicolò Cusano
concepisce la relazione tra i loro insegnamenti distinti e diversi
appoggiandosi alla coincidenza dei concetti opposti.
CAB)
La circolarità delle problematiche collegate rappresenta il soggetto identificato in Nicolò Cusano che ritorna alle categorie e crea i suoi nuovi
oggetti attraverso la coincidenza delle nostre categorie opposte (CAB).
Così, il Cardinale prolunga il cammino classico dei filosofi medioevali
come Giovanni Scoto Eriugena,
Alberto Magno e Tommaso dAquino. Inoltre, il suo
insegnamento è assolutamente opposto al compito medioevale e allorigine
delle nostre quattro categorie. La loro coincidenza illustra l'utilizzo della
gerarchia di Dionigi l'Areopagita nelle nostre
quattro categorie filosofiche. L'uomo medioevale formula la sua concezione di
Dio sui concetti della fede. Dionigi l'Areopagita
scrive i suoi trattati Dei nomi divini e Della
gerarchia celeste e ecclesiastica e trasforma tutti due nelle fonti
degli insegnamenti medioevali, sulle quali si appoggiano i tre filosofi sopra
citati. Pseudo-Dionigi l'Areopagita
separa, con i suoi trattati, la credenza e la scienza (logica), e possiamo dire
che Pseudo-Dionigi distrugge la relazione tra il
salvataggio dellanima e lo spirito speculativo dell'ellenismo. Questo filosofo
bizantino confonde anche le relazioni tra le categorie con i loro strumenti.
Nel Medioevo, lo spirito si comprende
nella realtà senza creazione.
Così, la lingua dellImpero
Bizantino sè riorganizzata attraverso la nuova potenza della poesia in rima. Nell'Antichità, essa non
esisteva. Pseudo-Dionigi proclama il processo
successivo di collegare l'uomo con Dio e distruggere l'illustrazione
dell'intelligenza come la rima ha distrutto gli ordini della classica pagana.
(Hèris o pedôs pagha)
(Hèris o patrôs morfa)
(Hèris o pedôs kripis)
(Hèris o patrôs sifrighis)
(Hèris o pedôs kartosso)
(Hèris o patrôs kallosso)
Nel VI secolo, numerose rime linguistiche hanno ripetuto, con le
loro potenze, le tradizioni dei
poeti del Vicino-Oriente, poiché il loro stato dellanima ha determinato la nuova credenza
(Dio). L'oggetto si trasformava nel contenuto e nellindividuo e produceva la
sua opposizione. Inoltre, nessun oggetto sarà mai soggetto. NellImpero
Bizantino, la conoscenza asiatica ha
governato la logica ellenica e lo spirito dell'umiliazione ha stabilito i
dogmi della realtà oscura:
Ktibat bgalyatà
shihat bkas yatà
mirat bkariatà
tmi hat bset
latà
Cristo nutrisce
Venerdì lucciso
dice
al paradiso partì,
cè
il risorto vince.
(Vardessèn poeta
ebreo battezzato in Siria nel IV o V secolo dopo Cristo)
La critica classica ha persuaso i poeti a credere che la
rima e i versi ritmici siano soltanto la caratteristica negativa della classica
pagana come le strofe rimate nella poesia di Virgilio.
Áspice \ \ cónve
\ \ xó nu \ \ tántem \ \ póndere
\ \ múndum,
Térras \ \ qué trac \ \ túsque ma \ \ rís cae \ \ lúmque
pro \ \ fúndum;
Áspice, \ \ véntu
\ \ ró lae \ \ tántur ut \ \ ómnia
\ \ sáeclo.
Ó mihi \ \ túm lon \ \ gáe mane \ \ át pars \ \ última \ \ vítae,
Spíritus \ \ ét
quan \ \ túm sat e \ \ rít tua \ \ dícere \ \ fácta.
Guarda me // come met // to
i // ponti del // mondo
Le ter // re, i //mari che// fosse il // cielo
pro// fondo
Guarda gli //incont//ri
feli//ci del se//colo nuovo.
O lascia me //che la // vita con//duca poi// questa era
Per la po//tenza //
e per lo//spirito//che lascia pre//dire.
A partire dal primo secolo avanti
Cristo fino al IX secolo, le rime corrispondevano alle particolarità
negative. Le caratteristiche della loro filosofia presentavano soltanto il
ruolo implicito. Anche così le particolarità di Cassirer si producevano casualmente e determinavano
soltanto l'insufficienza della sua professionalità. Il suo
individualismo doveva diffondersi nella materia esaminata, poiché il soggetto-individuo non doveva avere un proprio carattere,
così la prima rima non ha trovato né ordine fisso né
discorso nella poesia bizantina. Nel Rinascimento, la realtà creativa ha dimostrato che l'assenza della rima e i
versi sillabici hanno perso la loro validità. Il colore bianco è
diventato quello nero. La rima e il ritmo si sono trasformati nelle
priorità poetiche. Al contrario, nel XV secolo, la loro assenza si
considera soltanto attraverso limperfezione. Inoltre le particolarità
di Cassirer illustrano ora la sua ingegneria
filosofica. La nostra tesi compara la sua particolarità nascosta con la
rima alla frontiera tra l'Antichità e il Medioevo. Cassirer
sottoscrive particolarmente la costituzione dei dogmi del Medioevo e la loro
evoluzione storica. L'innovazione delle quattro categorie filosofiche e il loro
riconoscimento, da parte di Cassirer, diventano le
cause delle composizione della nostra tesi. Essa ci riconduce dalle categorie
filosofiche agli oggetti. Nel 1938, il suo libro Giovanni Pico
della Mirandola alla ricerca della storia delle idee del Rinascimento
riconoscerà che l'Individuo e cosmo era sottoposto
secondo il credo dellautore ed idealizzava la resistenza contro l'esperienza
medioevale. Cassirer crede che la nuova concezione
non rifiuti mai l'opposizione citata tra lanima e l'Universo, poiché
Nicolò Cusano unisce simultaneamente le loro
coincidenze.
La
storia rivela che l'epoca medioevale non riconosceva alcuna approvazione
concreta. La nostra tesi sviluppa la supposizione che
Cassirer ha nascosto la particolarità della
sua filosofia nella sua neutralità professionale. Ha previsto che i suoi
ricercatori futuri sarebbero stati paragonati a coloro che esigono la stessa
neutralità con le esigenze dogmatiche del medioevo. Il nostro lavoro
afferma che questo problema di Cassirer concretizza
l'eredità astratta. Illustriamo i contenuti della stessa ricchezza
medioevale. Il nostro lavoro afferma che questo problema di Cassirer
concretizza l'eredità medievale. La motivazione unisce tutti i suoi
libri destinati alla Rinascimento. La nostra tesi spiega esattamente il
passaggio successivo dal medioevo al Rinascimento. Lanima, lo spirito, la
potenza e la conoscenza della natura sono presentati come gli strumenti delle
categorie filosofiche. Questi strumenti fanno coincidere la concezione
tradizionale di Aristotile con quella dei cristiani. Le conoscenze cominciano
ad arricchire la nuova espressione linguistica per affidare le loro norme
straniere alle concezioni medioevali. Le ricerche gnoseologiche conducono al Kantismo attraverso Leibnitz.
Esse producono la spiegazione della Trinità per tutte le leggi morali
(per lanima), spirituali (per lo spirito), psicologiche (per la potenza) e
fisiche (per la conoscenza). Questi strumenti delle nostre categorie ottengono
l'unità di Macrocosmo e di Microcosmo. Ambedue diventano la motivazione
essenziale della nuova concezione. Questultima mostra per quale ragione, si
produce il cambiamento interno degli insegnamenti filosofici. Le sue
concretizzazioni si appropriano dellarte, della religione e della scienza.
Fanno vedere le loro riflessioni ovunque. Le loro particolarità
diventano il compito della nostra tesi. I trattati la Dotta Ignoranza e Del
pensiero di Nicolò Cusano, Cause degli
effetti miracolosi di Pomponazzi e le Furori eroici
di Giordano Bruno, a partire dall'epoca tradizionale, definiscono l'interesse
di Cassirer per la teoria della relatività di Einstein. Il capitolo Libertà e necessità
nella filosofia del Rinascimento di Cassirer fa
capire la nuova immagine di Prometeo opposto all'immagine medioevale di Prometeo-Adamo di Tertulliano, di Lattanzio e di
SantAgostino. Questa parte della nostra motivazione è dedicata al
confronto dei diversi modi nell'analisi.
Quelli separano il medioevo, il Rinascimento, l'inizio XX e del XXI secolo. Le
categorie filosofiche di Cassirer determinano le sue
ipotesi che tutto si modifica e può essere il XXI secolo è
più vicino al medioevo astratto e caotico che al Rinascimento, capendo
le relazioni tra individuo e cosmo.
4) Metodologia
A) Due aspetti
La
nostra ricerca ha le analisi di cinque forme distinte (dell'esplorazione (a),
della generalizzazione (b), della personalisazione
(C), della valutazione (D) e della contemplazione (E). Inoltre, esistono due
aspetti delle analisi delle opere filosofiche. Il primo processo della nostra
ricerca è generale. Quella ricerca le caratteristiche comuni dei
pensieri. Esamina le sfere comuni della tendenza. Il primo passo conduce verso
le concezioni storiche (1), le idee generali delle opere (2), le problematiche
comune (categorie, oggetti, soggetti e la loro circolarità) tra i
filosofi diversi (3), le tematiche (4), gli ideali estetici (lo sguardo sul
mondo e la ricerca d'ideale nel mondo). Il primo processo analizza il credo
filosofico (5), le intenzioni estetiche, l'appartenenza a qualche tendenza dei
filosofi (6). Il secondo aspetto dell'analisi è soggettivo. Espone le
caratteristiche specifiche di ogni filosofo. Deve fissare l'individuo e
presentarlo attraverso le problematiche. Queste ultime rivelano che la
filosofia di Nicolò Cusano è la radice
gnoseologica di Cassirer.
B) Ermeneutica
È
un concetto non evidente (di tutte le forme, dei tipi e degli aspetti).
Accompagna sempre i metodi generali e soggettivi. Questo concetto apre una
nuova maniera di esaminare. Le categorie di Cassirer
spiegano le influenze medioevali sulla rivoluzione filosofica di Nicolò Cusano. Il nostro lavoro fa coincidere le collaborazioni
singolari degli altri ricercatori con la sua interpretazione ermeneutica nata
allinizio del Rinascimento. Le tendenze evidenti stabiliscono le proporzioni
tra due nature di Cassirer. La prima è
esterna. La seconda si nasconde all'interno delle sue particolarità
implicita. Inoltre, la nostra tesi deve accettare la stessa motivazione, per
quale, Cassirer richiama l'attenzione sull'assenza
del centro dell'universo alla fine del medioevo. Per quale ragione, le sue
categorie filosofiche riflettono l'assenza dellelemento Minimo e del
Massimo nello spazio cosmico? Questa coincidenza dei concetti opposti collega
Cassirer e Nicolò Cusano.
Le opposizioni assolute rivelano un solo cammino verso lipotesi implicita che
la sfera terrestre si muove. Le coincidenze degli opposti espongono l'esistenza
potenziale delle rete dei triangoli infiniti.
La nuova concezione
del Rinascimento nella scoperta "Individuo e cosmo" di Ernst Cassirer
La
motivazione della nostra tesi è la relazione tra le categorie
filosofiche di Ernst Cassirer
e il suo trattato Individuo e cosmo". Quest'ultimo esamina la formazione
dell'individuo sulla frontiera che separa il medioevo e il Rinascimento
in Europa. Questa frontiera tenta di evitare tutte le altre categorie eccetto
la lingua (espressione), il mito (Dio e credenza), la realtà creativa e la logica. L'individuo e cosmo di Ernst Cassirer studia le radici
di queste quattro concezioni. Determina lo strumento di ogni categoria. Cassirer vede nellanima lo strumento di Dio. Come lo
spirito serve alla realtà creativa, la conoscenza alla logica e la
potenza alla lingua. Il XXI secolo ha bisognono
davere i nuovi riconoscimenti delle principali caratteristiche: i progetti, gli oggetti e i metodi di Ernst Cassirer, poiché
questi ultimi diventano obbligatoriamente ermetici. La loro
particolarità chiusa costruisce il loro sistema ed espone la coincidenza
storica delle opposizioni assolute prive di proporzioni. L'ultimo idealista
espone che gli altri modi delle ricerche non conducono verso un risultato
creativo. La materia analizzata nell' Individuo e cosmo giustifica queste
analisi chiuse di Cassirer. Inoltre, i suoi altri
lavori confermano che il suo ermetismo rifiuta le altre categorie e le loro
relazioni agli altri strumenti. La nostra ricerca esamina l'inizio della
conoscenza della natura. Riveliamo che lo strumento della realtà creativa
conduce a Kant e, attraverso la nuova lingua, il
nuovo mito e la nuova logica, concepiamo il neo-kantismo
di Cassirer.
I
concetti di Libertà e necessità nella filosofia di Rinascimento
conducono Cassirer al XX ed al XXI secolo.
L'attualità è molto più astratta e caotica che nel
Rinascimento come al medioevo. Le qualità della nostra comprensione sono
soltanto le relazioni tra l'individuo e il cosmo chiuso.
La
motivazione della nostra tesi è fondata sulla nuova comprensione. Ernst Cassirer presenta i suoi
discorsi scientifici e religiosi sulla base delle conoscenze, a partire
dai dogmi medioevali di Nicolò Cusano fino al
XXI secolo. Oggi, la nostra realtà creativa lascia accettare
l'evoluzione del pensiero umano più profondamente che nel 1927, perché
molte caratteristiche particolari del XX secolo erano sconosciute prima della
seconda guerra mondiale e in seguito.
Scopo finale
Ci sono
quattro percezioni storiche delle problematiche dell' Individuo e cosmo 1)
Nel Medioevo, 2) Nel Rinascimento, 3) all'inizio del XX secolo e 4) al XXI
secolo. Il XXI secolo è opposto alle epoche precedenti. Rafforza le
quattro categorie di Cassirer attraverso la loro
coincidenza attuale. La nostra ricerca si appoggia su queste quattro visioni
filosofiche di Rinascimento. La nostra tesi dimostra che la nuova forma fa
unire le categorie di Cassirer. Questa forma fa unire
i punti di vista opposti. Questi ultimi riflettono, attraverso la
particolarità di Cassirer, le coincidenze
degli opposizioni assolute, dei mondi sensibili ed intelligibili, della potenza
umana e di Fortuna, la dignità e l'eccellenza dell'uomo. La stessa vita
diventa il loro specchio. Il nostro lavoro espone la teoria di Cassirer, secondo la quale, siamo soltanto animali
simbolici, perché l'uomo medioevale è il teatro delle battaglie
al XXI secolo. Inoltre, al XV secolo, l'uomo diventa l'individuo. La sua vita
inizia a appoggiarsi sulle categorie e sugli strumenti della futura filosofia
di Cassirer. Il nostro lavoro determina, per
quest'ultimo, la dipendenza e l'indipendenza umana della natura. Lo scopo della
nostra tesi è la dimostrazione che la nuova concezione del Rinascimento
fa unire quattro categorie filosofiche di Cassirer
attraverso i loro strumenti, e che questi ultimi sottopongono l'uomo e le sue
categorie filosofiche, poiché la potenza della lingua si appropria
dellordine oggettivo, e lo spirito dirige la realtà senza creazione.
Progetto
breve per le motivazioni sueguenti
Motivazione e scopo. L'esperienza
storica. - Fonti delle nostre problematiche. Dimostrazioni oggettive. La
ricerca della realtà - metodo, particolarità e limiti. La ragione
del nostro lavoro. Biografia breve dell'ultimo idealista tedesco. Metodologia
di Ernst Cassirer il suo
inizio e il suo dovere di sottolineare sempre un ricercatore neutrale. Radici
della filosofia particolare di Cassirer
CORPUS della nostra tesi
Lspressione scolastica medieevale e la
nuova espressione
A) La
coincidenza dei termini opposti
1) Nicolò Cusano
Fondatore tedesco della nuova filosofia italiana
2) La nuova espressione collega i pagani con i
cristiani
3) I tempi separano l'Accademia e il passato
4) L'espressione delle sensazioni e le relazioni con
il Medioevo
5) L'opposizione concreta tra l'uomo medioevale e
l'uomo del Rinascimento
6) La nascita del microcosmo all'interno del nuovo
uomo
1 CAPITOLO: Nicolò Cusano
L'individuo di Nicolò Cusano
A) La
coincidenza delle opposizioni fisiche e spirituale
7) La nuova concezione del Rinascimento
B) Le
radici storiche della coincidenza dei concetti opposti
8) Dell'impossibilità di determinare la
perfezione infinita
9) La grande motivazione e le gradualità
senza ragione delle sfere per avvicinarci a Dio
10) La nuova concezione opposta alla filosofia
scolastica
11) La coincidenza medioevale dei concetti
opposti di Platone e di Aristotele
12) La cosmologia medioevale dell'Universo
finito
13) I concetti opposti contro la loro coincidenza
C) La prima
tentazione di conoscere Dio
14) Il limite della dimensione e lassenza delle frontire
15) Il finito e l'infinito non lo hanno alcuna
proporzione
16) La nuova coincidenza dei concetti opposti di
Platone e di Aristotele
17) La distruzione della logica tradizionale
18) Dio è fuoi
dalle determinazioni umani
19) La potenza mistica della visione intellettuale
20) L'illustrazione dell'intelligenza e la sua
unione con Dio
D) La
relatività della nuova concezione
21) La stabilità contro i cambiamenti
22) L'opposizione tra la ragione eterna e l'illusione proporzionale
23) Due tipi di frontiere e la loro stabilità
24) Scomparsa teorica delle frontiere
25) Gli opposti diventano assoluti per avere la
coincidenza reale
26) La prima congettura dell'infinità
relativa
27) La stessa concezione nel XXI secolo
28) La relazione tra le sfere empiriche e lEssere
Assoluto
Principi di
Nicolò Cusano nella pratica
A) Dio e
questo mondo
29) due cosmi e gli errori di Aristotele
30) Le uguaglianze di tutti gli oggetti presso
linfinito divino
B) Il primo
passo verso cosmopolitismo universale
31) Le appartenenze divine e mondane
32) La tentazione di collegare tutte le credenze
33) La concezione di Dio dentro i limiti umani
34) Nicolò Cusano e
la formazione del concetto di individuo
35) L'uomo medioevale e quest'ultimo del Rinascimento
36) La visione della nuova realtà
37) La potenza limitata di questo mondo
C) La
teoria della relatività di Nicolò Cusano
e la natura
38) Lo sviluppo della nuova concezione filosofica
D) La
natura e la nuova potenza dello spirito
39) La nuova comprensione degli ordini
40) La fonte dello spirito umano
E) L'uomo
del XXI secolo opposto all'individuo del Rinascimento
41) Le caratteristiche medioevali dell'uomo
contemporaneo
42) La Massa di gente indifferente opposta
all'individuo
43) Il cambiamento dei valori
F) La fonte
della valutazione
44) due particolarità dellessere
45) L'errore del Rinascimento e il ritorno al
passato
46) La coincidenza fra il Medioevo, il Rinascimento e il XX secolo di Cassirer
2o
CAPITOLO: Nicolò Cusano e l'Italia
Al fuori dei limiti temporanei di Nicolò Cusano
A) Le
influenze dirette ed indirette
47) 150 anni dopo Nicolò Cusano
48) Il concetto di diventare lindividuo
riconosciuto lappartenenza alla nazionalità concreta
49) L'elenco dei nomi non che devono essere
riconosciuti
50) L'evidenza delle impressioni
B) La
guerra tra commentatori e inventori originali
51) Sotto la maschera dell'eredità classica
d'umanità
52) La relazione reale degli imitatori con la cassica
53) La nuova saggezza
54) I partigiani indiretti della nuova concezione
55) Le radici storiche dell'unione tra la natura e
lo spirito umano
56) La vittoria della scienza precisa
57) Il libro divino della natura ed i dogmi
biblici
58) L'evoluzione della coscienza degli opposti
Influenza sul ritorno alla tradizione
A) Sotto la
paura dell'innovazione
59) L'assenza dei convergenti opposti
60) La nuova visione degli opposti
61) Bilancia instabile tra la scienza e i dogmi
religiosi
62) La vittoria della credenza
B) l'Accademia
Platonica di Firenze
63) La fiducia mistica opposta a natura
64) Picco del Mirandole Phoenix dello spirito
65) I desideri, le caratteristiche e le
possibilità dellanima
66) Ficino e la bellezza
dellanima
67) L'assenza della gerarchia dentro dello spazio
intermedio
68) L'immagine intelligibile all'interno dell'uomo
3o
CAPITOLO: Libertà e necessità nella filosofia del Rinascimento
A) La
ragione della fortuna
69) La dipendenza umana
70) Il desiderio dell'indipendenza e la sua immagine
71) L'opposizione assoluta dell'indipendenza
e della felicità e il loro frutto
B) La
coincidenza degli opposti, della filosofia e delle belle-arti
72) La particolarità del Rinascimento
73) Le idee più costose della vita,
il destino e la forza della volontà
C) Il
ritorno alle radici medioevali
74) I collegamenti tra la libertà e la
necessità
75) l'imitazione nei modi vecchi
76) Nuove formule di plastica di compromesso
D)
L'approvazione condizionale del concetto di me e la sua assenza
77) La prima tentazione di contraddire il destino
78) Le modifiche del ruolo umano
E) Il
pericolo dell'indipendenza a metà
79) La prima tentazione non diventa sporca mai
80) l'esperienza tradizionale, il coraggio
innovazioni e la loro coincidenza
81) Il pericolo dell'idealizzazione con la sua
verità parziale
82) La particolarità del Rinascimento
83) Quando il culto sostituisce Dio
F)
Necessità dell'impressione
84) Dipendenza dal Medioevo
nel XV secolo
85) Introduzione dei nuovi strumenti
86) necessità dell'efficacia creativa
87) La nostra appartenenza e la nostra alienazione
88) relatività della nostra alienazione e
bevve impressioni
89) Guerra infinita tra il bene ed il male
90) Relazioni al Medioevo
91) Nuove ragioni dei titoli antichi
92) Necessità del dovere umano
93) Nuovo uomo e nuovo spazio
94) Animale o Dio umano
95) Possibilità dell'uomo
G) Passo al
Rinascimento fuori dell'Italia
96) Categorie filosofiche di Carlus
Bovellus